
Nel dettaglio
La prima motivazione è quello di evitare complicazioni da malattie, come influenza, pertosse e meningococco, che si possono diffondere facilmente. Il rischio di complicazioni aumenta se si hanno malattie croniche al cuore, polmoni o diabete, o un sistema immunitario più debole. Vaccinandosi inoltre, ricordano i Cdc, si può ridurre la possibilità di contagiare i propri cari e si aiuta a proteggere anche chi non è vaccinato. Ad esempio le donne incinte, i neonati o i malati in cura per il cancro non possono essere vaccinati per alcune malattie, ma sono molto vulnerabili a queste. Se poi si hanno molte responsabilità e persone che contano su di noi al lavoro e a casa, a volte non ci si può proprio permettere di ammalarsi.
Vaccinandosi si evita di perdere l’occasione di trascorrere del tempo con amici e familiari o svolgere attività piacevoli, senza contare che si evita di spendere soldi per visite, terapie, babysitter e assenze dal lavoro. Se si deve viaggiare all’estero, per piacere o lavoro, occorre ricordarsi di fare i vaccini raccomandati per il Paese che si va a visitare. Infine, concludono i Cdc, meglio vaccinarsi prima che inizi un’epidemia nella propria comunità, perché nessuno sa quando potrà iniziare, e soprattutto è inutile stare male per malattie che si possono evitare vaccinandosi.
